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ChiudiQuesto articolo è stato pubblicato il 30 aprile 2019 alle ore 15:35.
L'ultima modifica è del 30 aprile 2019 alle ore 17:34.
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Viene contestata la realizzazione di opere abusive in area sottoposta a vincolo. Il proprietario presenta domanda di condono ma il comune non risponde. Come deve essere valutato il silenzio dell'amministrazione? Ha ragione il privato a voler fare affidamento sul silenzio-assenso o l'amministrazione che valorizza il silenzio-rigetto? La partita non è facile, tanto che il Consiglio di Stato ribalta le decisione del TAR.
Il caso in esame
Il Direttore del Parco di Veio contesta al proprietario di un terreno di aver realizzato una serie di opere senza alcuna autorizzazione. A finire sotto la lente, è la realizzazione di una piscina, una tettoia per il ricovero auto e la pavimentazione dell’area antistante la tettoia. Accertati gli abusi, ovviamente, scatta l'ordine di riduzione in pristino. Il proprietario si difende...
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